La Rigenerazione Parodontale: un caso clinico

8/08/2022 | Rassegna stampa, Uncategorized

 

Il caso clinico che vi presento oggi riguarda la rigenerazione parodontale. Il paziente dopo terapia causale e rivalutazione presentava un difetto infraosseo tra il 1 e 2 molare inferiore di destra.


Il primo step per un buon piano di trattamento è la corretta diagnosi; è quindi necessario saper classificare i difetti parodontali e tramite l’indagine radiografica e clinica riuscire
ad identificare l’area interessata dal difetto. In questo caso prima di procedere alla correzione parodontale si è effettuata l’igiene,la terapia iniziale e l’estrazione del dente del giudizio.

Papanaou e Tonetti in un articolo del 2000 hanno classificato i difetti infraossei in base al numero di pareti in difetti intraossei a una parete, due pareti e tre pareti fino ad arrivare alla definizione di cratere interprossimale.

Hanno inoltre definito i difetti orizzontali e verticali con coinvolgimento della forcazione. Nella classificazione orizzontale sono state distinte 3 classi:

-Classe A in cui c’è una perdita di osso in senso orizzontaleminore di 3 mm

-Classe B in cui la perdita di osso orizzontale superiore a 3 mmma la sonda non oltrepassa la forcazione

-Classe C in cui la sonda oltrepassa completamente la forcazione

La classificazione verticale prevede una:

-Sottoclasse A in cui è coinvolta la forcazione con perdita di osso verticale minore di 3 mm

-Sottoclasse B con perdita di osso verticale compresa tra 4 e 6 mm

-Sottoclasse C con perdita di osso verticale di 7 mm o più

Una volta classificato il difetto da trattare è possibile stabilire il piano di trattamento più predicibile.

Ma come eseguo il lembo in questo caso?

In questo caso ho fatto il tipico lembo intrasulculare per accesso al dente del giudizio senza scarico anteriore ma con ampio scarico sul trigono retromolare per avere flessibilità di accesso al difetto e alla zona del prelievo

Perche’ Osso Autologo in Questo Caso?

Perche’ l’osso autologo rimane attualmente il”Gold Standard “

Il papilla preservation flap rappresenta attualmente la migliore scelta chirurgica per la gestione dei difetti parodontali. Se siamo bravi nel preservare il periostio possiamo, grazie ad una chiusura per prima intenzione,evitare di utilizzare membrane a protezione del nostro innesto

L‘utilizzo dell’osso osso autologo rappresenta una opzione terapeutica che può essere altamente efficace nello stimolare quantità significative di rigenerazione parodontale.

Si può notare clinicamente e radiograficamente il riempimento del difetto a tre pareti

TAKE HOME MESSAGE

1) Il presupposto fondamentale per ottenere successo in chirurgia orale è la conoscenza dell’anatomia. Una buona conoscenza dell’anatomia del cavo orale ci permette di fare diagnosi correttamente, permette di scegliere il piano di trattamento più predicibile per i nostri pazienti e permette soprattutto di affrontare l’intervento chirurgico in sicurezza 

2) Diagnosi e Piano di Trattamento Parodontali corretti sono fondamentali per il successo

3) Giusto Timing nell’esecuzione dei diversi step terapeutici

4) Più siamo semplici, meno variabili inseriamo, Più sono alte le percentuali di Successo e Predicibilita’

‘’Se fallisci nella pianificazione stai pianificando il tuo fallimento’’

Come al solito se desiderate il riscontro bibliografico o desiderate contattarmi scrivete a: antonio.daddona@gmail.com

Un saluto

Antonio D’Addona

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