ESTRAZIONE DEL DENTE DEL GIUDIZIO: AFFIDARSI ALLA SOLA OPT E ALLA CLASSIFICAZIONE DI PELL & GREGORY E’ SUFFICIENTE?

22/11/2021 | Rassegna stampa

ESTRAZIONE DEL DENTE DEL GIUDIZIO: AFFIDARSI ALLA SOLA OPT E ALLA CLASSIFICAZIONE DI PELL & GREGORY E’ SUFFICIENTE?

Di Antonio D’Addona

Le mie riflessioni, sempre basate su ciò he ci dice la letteratura si soffermano sulle difficoltà decisionali nel prevenire complicanze intra e postoperatorie nell’estrazione degli ottavi.

Credo che la domanda che ci possiamo fare è se il caso chirurgico può essere gestito con la sola ortopanoramica o dobbiamo richiedere una tac dentale.

Questo dubbio in genere me lo pongo quasi esclusivamente per le estrazioni degli ottavi inferiori, raramente per i superiori.

La letteratura ci riporta un danno con parestesia reversibile del nervo alveolare inferiore con percentuali che variano tra lo 0,4 e 13,4%, mentre un danno permanente in casi meno dell’1%.

L’altra possibile problematica è legata ad un danno al nervo linguale riscontrata sopratutto quando ci troviamo con inclusioni o seminclusioni dove la corona del dente è rivolta verso la parete corticale linguale, in questi casi si riportano dei rischi variabili tra lo 0,5 e il 2,6%.

MA QUALE SONO I SEGNI SU UN OPT CHE DEVONO INDIRIZZARCI VERSO UNA TAC?

– 1 Sicuramente un cambio della scala dei grigi verso un maggiore oscuramento della porzione del terzo medio-apicale radicolare.

– 2 Un restringimento ed assottigliamento radicolare del dente da estrarre.

– 3 Una improvvisa deviazione del canale mandibolare o una sua interruzione delle corticali.

Purtroppo sia la classificazione di Winter che quella di Pell & Gregory poco ci dicono sulla reale posizione degli eventi considerati rispetto al piatto corticale vestibolare e soprattutto linguale.

In uno studio interessante su 386 terzi molari impattati e valutati radiograficamente con la tac, gli autori hanno riscontrato che:

L’82,9% degli ottavi hanno 2 radici, il 16,6% ne ha solo 1 e fortunatamente solo lo 0,5% ne ha 3.

Una maggioranza era posizionata verso la corticale linguale ( 74%!!!) senza però perforarla: va comunque considerato che la corticale linguale è notevolmente più sottile rispetto alla controparte vestibolare.

Cosa interessante riscontrata è che il 39% era in contatto con il canale e il 56% lo intersecava

La posizione mesioangolare è sicuramente la più preminente e di questi quelli che hanno una posizione secondo Pell & Gregory 3C sono i denti che hanno la più alta percentuale di poter avere un danno neuro vascolare

In conclusione il mio invito, ed è in realtà come io mi comporto nella mia pratica quotidiana, se abbiamo un dubbio dettato da quei segni di alterazione sopra descritti delle radici o del canale, un esame tridimensionale ci fuga i dubbi e ci rende la terapia chirurgica attentamente pianificata.

Come al solito se desiderate il riscontro bibliografico o desiderate contattarmi scrivete a: antonio.daddona@gmail.com

Un saluto

Antonio D’Addona

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