ESTRAZIONE DEL DENTE DEL GIUDIZIO: AFFIDARSI ALLA SOLA OPT E ALLA CLASSIFICAZIONE DI PELL & GREGORY E’ SUFFICIENTE?
Di Antonio D’Addona
Le mie riflessioni, sempre basate su ciò he ci dice la letteratura si soffermano sulle difficoltà decisionali nel prevenire complicanze intra e postoperatorie nell’estrazione degli ottavi.
Credo che la domanda che ci possiamo fare è se il caso chirurgico può essere gestito con la sola ortopanoramica o dobbiamo richiedere una tac dentale.
Questo dubbio in genere me lo pongo quasi esclusivamente per le estrazioni degli ottavi inferiori, raramente per i superiori.
La letteratura ci riporta un danno con parestesia reversibile del nervo alveolare inferiore con percentuali che variano tra lo 0,4 e 13,4%, mentre un danno permanente in casi meno dell’1%.
L’altra possibile problematica è legata ad un danno al nervo linguale riscontrata sopratutto quando ci troviamo con inclusioni o seminclusioni dove la corona del dente è rivolta verso la parete corticale linguale, in questi casi si riportano dei rischi variabili tra lo 0,5 e il 2,6%.
MA QUALE SONO I SEGNI SU UN OPT CHE DEVONO INDIRIZZARCI VERSO UNA TAC?
– 1 Sicuramente un cambio della scala dei grigi verso un maggiore oscuramento della porzione del terzo medio-apicale radicolare.
– 2 Un restringimento ed assottigliamento radicolare del dente da estrarre.
– 3 Una improvvisa deviazione del canale mandibolare o una sua interruzione delle corticali.
Purtroppo sia la classificazione di Winter che quella di Pell & Gregory poco ci dicono sulla reale posizione degli eventi considerati rispetto al piatto corticale vestibolare e soprattutto linguale.
In uno studio interessante su 386 terzi molari impattati e valutati radiograficamente con la tac, gli autori hanno riscontrato che:
L’82,9% degli ottavi hanno 2 radici, il 16,6% ne ha solo 1 e fortunatamente solo lo 0,5% ne ha 3.
Una maggioranza era posizionata verso la corticale linguale ( 74%!!!) senza però perforarla: va comunque considerato che la corticale linguale è notevolmente più sottile rispetto alla controparte vestibolare.
Cosa interessante riscontrata è che il 39% era in contatto con il canale e il 56% lo intersecava
La posizione mesioangolare è sicuramente la più preminente e di questi quelli che hanno una posizione secondo Pell & Gregory 3C sono i denti che hanno la più alta percentuale di poter avere un danno neuro vascolare
In conclusione il mio invito, ed è in realtà come io mi comporto nella mia pratica quotidiana, se abbiamo un dubbio dettato da quei segni di alterazione sopra descritti delle radici o del canale, un esame tridimensionale ci fuga i dubbi e ci rende la terapia chirurgica attentamente pianificata.
Come al solito se desiderate il riscontro bibliografico o desiderate contattarmi scrivete a: antonio.daddona@gmail.com
Un saluto
Antonio D’Addona